Lettera di suor Federica Tassi dall’Ecuador

federica_corsistiCari amici e amiche!
Oggi ho concluso il corso di spagnolo “nivel 3”, ovvero terzo livello. Chissà, può essere che a ottobre farò anche il quarto… vedremo!
Come vedete nella foto, la mia classe era molto variegata (quella con la maglietta gialla è la “profesora”). Oltre a 10 nazionalità diverse erano rappresentate anche almeno 6 religioni: cristiana, ebrea, musulmana, indù, buddista e animista, e in più una dose di ateismo più o meno convinto. Quanta diversità… E quanta ricchezza! Condividere 6 settimane con persone di estrazione così differente mi ha costretto a pensare molto. Quante volte do per scontato che il mio modo di vivere la fede e la vita sia l’unico possibile. Quante volte parlo di Dio chiudendolo nei miei piccoli schemi mentali, dimenticando che Lui è il “totalmente altro” ed è molto più grande di quello che posso immaginare. Quante volte poi mi limito appunto a “parlare di Dio”, anziché vivere una relazione d’amore con lui, che illumini la mia giornata.E ancora, quante volte faccio coincidere la fede con la legge, il credere col praticare, l’annuncio della Buona Notizia con il ripetere alcune nozioni religiose. L’incontro con la diversità di culture, storie, lingue, religioni mi ha costretto ad andare più in profondità, chiedendomi: cosa ci unisce? Cosa abbiamo in comune? E cosa ha da dire e dare Gesù Cristo a questi fratelli e sorelle? L’Amore. Solo l’amore. “Amerai il prossimo tuo come te stesso”. Annunciare il Vangelo significa solo questo, amare, amare, amare senza confini, senza steccati, senza condizioni. Amare, cioè accogliere, rispettare, stimare, donarsi. E come diceva San Francesco d’Assisi, “predicate sempre il Vangelo, e se fosse necessario anche con le parole”.
Grazie ad Alì, canadese di origini pachistane, a Manoj, indiano, a Eyad, egiziano, a Malo, francese, a Shirin, iraniana (moglie dell’ambasciatore iraniano in Ecuador!!!), a Lin, statunitense, a Rickie, australiana, a Sookiung, Lee e Sonya, coreane e a Yudi, la profesora colombiana e dunque straniera anche lei. E grazie anche a Benedicta della Papua Nuova Guinea, che ha finito il corso con una settimana di anticipo! E soprattutto grazie a te Signore che semini il tuo amore nel cuore di ciascuno, senza preoccuparti di confini, nazionalità e religioni!