Preghiera terza domenica di Avvento 2020

La preghiera è allegata anche in formato PDF al link qui sotto

Preghiera terza domenica di avvento

Canto

Salmo 15

Signore, chi abiterà nella tua tenda?
Chi dimorerà sulla tua santa montagna?

Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,

non sparge calunnie con la sua lingua,
non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.

Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.
Anche se ha giurato a proprio danno,
mantiene la parola;

non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.

 

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1, 6-8.19-28)
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

Ascolta “3.Domenica d’Avvento 2020 – 13 Dicembre 2020” su Spreaker.

qui la riflessione video di Guismar Cueva

 

Riflessione – Guismar Cueva, giovane seminarista dell’amazzonia ecuadoriana

Il vangelo di questa terza domenica di avvento ci presenta una figura molto conosciuta: san Giovanni Battista. È importante approfondire quello che significa San Giovanni Battista nella vita di ogni cristiano. Molti pensavano che lui fosse il messia, tuttavia Giovanni Battista aveva molto chiara la sua missione: preparare il cammino.
Preparare il cammino sembra essere il nostro centro, la nostra luce, sembra essere il sacrificio del Padre ed anche il sacrificio nostro, perché uno dà la vita a chi ama immensamente. Giovanni Battista sapeva che la sua missione non era semplicemente vantarsi o volere la gloria per sé stesso, ma piuttosto preparare un cammino. In questo tempo di avvento, cari fratelli, l’invito è che possiamo essere come Giovanni Battista: annunciamo e denunciamo l’ingiustizia. E questa è forse la via migliore che oggi, nel nostro tempo, abbiamo per preparare il cammino alla venuta del Signore. Che la nostra vita si prepari: prepariamoci nelle nostre comunità, nelle nostre parrocchie, nelle nostre chiese, nelle nostre diocesi. Prepariamo il cammino affinché possiamo ricevere il Signore, perché il Signore possa arrivare al nostro cuore e a quello dei fratelli.
Un saluto a tutti dall’Amazzonia! Mi trovo nel Seminario Diocesano Missionario Santa Maria Maggiore, del Vicariato Apostolico di Puyo, in Ecuador.  Siamo molto contenti qui, ci stiamo formando. Il mio nome è Guismar Cueva, sono seminarista del Vicariato Apostolico di Sucumbios. Un vicariato che cerca servire il Signore attraverso un lavoro profetico, come faceva San Giovanni Battista. Siamo tutti invitati, fratelli, a camminare sempre con questo atteggiamento profetico, a camminare, annunciare e denunciare. In questo tempo, dove la vita è messa in discussione e la scopriamo così fragile, è importante che la luce che è Cristo stesso non venga mai oscurata da questa pandemia. Oggi la pandemia del covid 19 che sta colpendo tutto il mondo e in particolare l’Italia (a cui faccio arrivare la mia vicinanza e che sta passando una situazione molto difficile) ci ha impedito molte volte di riuscire a vedere la luce di Cristo. Forse la disperazione e il desiderio che tutto questo finisca presto ci ha portato anche a dubitare di quanto possa essere vicina la mano del Signore. Tuttavia, cari fratelli, il tempo di avvento si mostra come questa speranza che dobbiamo cominciare a coltivare, a percorrere. San Giovanni Battista ha dato molto scandalo con la sua vita, e il suo tempo di preparazione gli è costato la sua testa. Ma nulla lo ha zittito, neanche la morte. E come dice Santa Teresa di Gesù: “vivo senza vivere in me e mi aspetta una vita tanto più alta che muoio perché non muoio”.
Un grande saluto dall’Amazzonia ecuadoriana, vi mandiamo molti saluti. Un abbraccio enorme e fraterno, e che Dio vi benedica. Buon tempo di avvento, e che possiate passare un felice Natale e anno nuovo. Un abbraccio in Cristo e ricordate: chi dà con amore dà molto di più.

Salmo 37

Confida nel Signore e fa’ il bene:
abiterai la terra e vi pascolerai con sicurezza.

Cerca la gioia nel Signore:
esaudirà i desideri del tuo cuore.

Affida al Signore la tua via,
confida in lui ed egli agirà:

farà brillare come luce la tua giustizia,
il tuo diritto come il mezzogiorno.

Sta’ in silenzio davanti al Signore e spera in lui.

 

Canto