Ci ha scritto in questi giorni suor Maria Alessandra dalla Casa della Carità di Rui Barbosa in Brasile
Carissimi tutti,
qui ci prepariamo a un Natale estivo, le scuole stanno chiudendo e l’anno pastorale da questa parte del mondo è terminato. Qualcuno viaggia e raggiunge i parenti nelle città, qualcuno forse arriverà qui dove ha le radici.
Vi regalo qualche immagine di questo tempo di Avvento.
La Messa dell’8 dicembre in un bairro molto povero di Ruy Barbosa. C’era poca gente, forse in maggioranza bimbi, poche persone che riescono a leggere. Il Vangelo era quello dell’Annunciazione, dove Dio sceglie Maria, una ragazza di Nazaret, alle periferie dell’Impero romano. Non sceglie chi è ricco, chi abita in un palazzo regale. Forse quel bairro e quelle persone, come il nostro bairro e le persone che incontriamo tutti i giorni, non sono molto diversi da Nazaret. Dio sceglie di venire anche qui, oggi, tra gli sconosciuti e gli esclusi della storia, per farci conoscere il suo Amore!
bimbi, tanti bimbi, che ogni giorno giocano davanti fuori di casa, per strada, che vengono a rubare i manga arrampicandosi sugli alberi a piedi nudi; una bimba con un handicap che è venuta in Casa giorni fa, abita con la nonna e non ha mai conosciuto la sua mamma; un bimbo che una mattina guardava desideroso l’angolo dei giochi in sala dalla finestra, e che poi è entrato in silenzio per giocare un po’; alcune bimbe che vengono in Casa, all’età di 6 o 9 anni danno da mangiare agli ospiti, aiutano in tante piccole cose, e a casa hanno grandi carenze di amore…
Un sogno: che la Casa della Carità, nel suo piccolo, possa essere un luogo dove questi bimbi si sentano accolti, dove nella semplicità del quotidiano possano imparare delle piccole regole, a chiedere permesso, a chiedere se possono prendere la frutta, a fare qualche piccolo servizio per gli ospiti, dove si sentano voluti bene, anche nella nostra impotenza nel risolvere i buchi delle loro situazioni familiari.
Altra immagine: domenica scorsa nella Messa qui in Casa c’è stata la Cresima (per qualcuno anche Battesimo e Prima Comunione), di 14 ragazzi della APAE, la scuola per ragazzi speciali dove vanno anche alcuni dei nostri ospiti di Casa. Colpiva la gioia di alcuni in particolare, e il Vescovo ha saputo parlare con parole adatte a loro.
Un invito ad allargare lo sguardo: non ci avevo pensato fino a pochi giorni fa, quando da un Centro Espirita ci hanno portato un biglietto di auguri, ma, in questo paese dove c’è una moltitudine di Chiese differenti, e dove c’è tanta fede, il Natale non lo celebriamo solo noi, ma siamo in comunione con tutte le altre Chiese. Sarebbe bello viverlo ascoltando quello che anche altri hanno da dirci su Gesù che viene a salvarci!
BUON NATALE A TUTTI, E CHE LA LUCE DI GESÙ POSSA BRILLARE IN OGNI CUORE, IN OGNI ANGOLO DEL MONDO, DANDO LA CERTEZZA DELL’AMORE DI DIO PER OGNUNO!
Sr M. Alessandra