PRONTI, PARTENZA,VIA

IMG_9618Zaino in spalla,sacco a pelo, una scatola da scarpe e una torta sotto braccio. Esco di casa, pronta per questo nuovo ed entusiasmante cammino che mi aspetta. Un’esperienza che da mesi matura nel mio cuore e che finalmente inizia, parte da qui, da pochi chilometri da casa mia, da un weekend fuori porta a poco più di 15 minuti di distanza in una piccola chiesetta in mezzo alla campagna. È qui che tutto ha inizio,ogni singola speranza e desiderio che ha portato quasi 30 ragazzi di Modena e dintorni a riunirsi nella canonica di S.Maria del Mugnano; è qui che ognuno di noi inizia il proprio cammino che lo porterà poi a toccare con mano realtà molto lontane dalle nostre, in Paesi a noi ancora in parte sconosciuti ma che inevitabilmente ci attirano per la consapevolezza di ricevere da questa esperienza estiva molto più di quanto noi saremo mai in grado di lasciare a chi incontreremo lungo il nostro cammino. Ma per poter partire bisogna prima capire chi siamo noi, quali sono le motivazioni che ci spingono a partire, cosa ci aspettiamo anche da questo cammino che non è un semplice viaggio o una vacanza quanto piuttosto un mettersi in gioco in prima persona in un ascolto dell’altro, delle persone che ci accompagneranno in questa esperienza e che arricchiranno questo percorso. Partire da me, da ognuno di noi, guardarci dentro e scoprire cosa possiamo offrire agli altri, quale nostra caratteristica possiamo mettere quale base solida per le mura della nostra casa, ma anche riconoscere cosa di noi ci frena nelle relazioni con gli altri e non ci permette di sfruttare appieno le opportunità che la vita ci offre… paure normali che accompagnano la vita di ognuno di noi ma che rischiano, se non comprese, di IMG_9600divenire veri e propri muri. Muri fisici che già sono stati eretti troppe volte in nome della difesa di un confine territoriale piuttosto che con l’obiettivo di allontare chi è diverso da noi e quindi potenzialmente minaccioso per la nostra società, ma che rispecchiano muri interiori che sempre di più si fanno spazio nei cuori delle persone. Muri che è possibile abbattere solo tramite la conoscenza dell’altro, la non-indifferenza e la curiosità nello scoprire quanto l’altro potrebbe arricchirci e migliorare le nostre vite se solo gliene dessimo la possibilità. Tutto ciò certamente risulta difficile all’interno di una società come la nostra in cui tutto verte su una gratificazione immediata e un profitto personale ma, se solo alzassimo un attimo gli occhi da noi stessi e dalle nostre vite isolate l’una dall’altra, se solo riuscissimo ad abbandonare “l’egomania” che ci accompagna , come scrive Niccolò Fabi ci renderemmo conto che è possibile abbattare questa globalizzazione dell’indifferenza e che è nostro dovere farlo. Insieme. Partendo da noi stessi. Partendo da questi 30 giovani che hanno deciso di mettere a disposizione tre settimane della propria estate per aprire i propri cuori ed abbattere quei muri che la società attorno a noi tanto ci invita ad innalzare. Giovani che partono dalla propria quotidianità e che passo dopo passo, mattone su mattone costruiranno le fondamenta per la casa in cui vogliono vivere e sempre mattone dopo mattone abbatteranno i muri che ci allontanano dall’altro. Il nostro viaggio comincia da qui e continuerà una volta tornati: nelle nostre case, nelle nostre comunità, tra i nostri amici e con chiunque intravederà in noi quella gioia che può nascere solo dall’incontro con l’altro e da un abbraccio con il diverso.
Eleonora Maccaferri