Carissimi
siamo già alle porte della festa di Pasqua e desidero far giungere a tutti gli auguri più sentiti di questa grande festa, dove la Vita ha vinto la morte, che il Signore vi colmi delle sue benedizioni tutte quelle di cui avete bisogno per vivere pienamente in tutti i sensi.
Il nostro ospedale ha continuato a lavorare nonostante lo sciopero generale di tutti gli ospedali del paese meno quelli privati come il nostro, questo ha voluto dire un lavoro supplementare per le nostre sorelle che vi lavorano dentro e soprattutto per suor Elisabetta, comboniana di Bologna, è medico chirurgo e opera, posso dire, tutti i giorni e a volte parte della notte. In questi tempi poi gli ammalati sono arrivati da tutte le parti, ammalati gravi bisognosi di operazioni miracolo… giustamente Elisabetta dice “non sono Padre Pio…faccio quello che posso. Vi assicuro che a volte fa miracoli perché è molto determinata e senza paura.
C’è suor Raffaella di Varese che si occupa della pediatria e dei bambini malnutriti. Sono una settantina e nella stagione delle piogge possono arrivare a più di cento.
I malnutriti arrivano scheletriti, avevo visto nelle foto i bambini del Biafra, ma qui li vedo dal vivo, o meglio, mezzo morti, tutti i giorni, con le cure prodigate con tanta dedizione, pazienza e professionalità questi bimbi tornano a vivere, belli con voglia di giocare, una cosa meravigliosa.
Ci sono i reparti di Medicina e Chirurgia dove lavora suor Elvia, afro-ecuadoriana. Due reparti pesanti dove sono anche i tubercolotici che quasi sempre sono anche ammalati di AIDS e spesso sono in fase terminale. C’è la maternità dove è responsabile suor Elisabetta, ci sono pochi parti normali perché le donne difficilmente vanno all’ospedale per partorire, ma molti parti complicati bisognosi di cesarei, extra uterine, e altri disastri che capitano quando si vuol per forza far partorire una donna al villaggio e alla fine bisogna correre all’ospedale.
C’è un grande laboratorio dove lavorano infermieri ben preparati, le consulte, le urgenze, un ospedale dove con le possibilità che ci sono qui, c’è quasi tutto. Non Manca l’apparecchio delle ecografie preso d’assalto soprattutto dai musulmani che chiedono la tele…(televisione) interiore…
Nel complesso oltre alle nostre tre suore ci sono una settantina fra infermieri, ostetriche, aiuto-infermieri, sentinelle donne di sala, cassieri, contabile,.. ecc. e alla fine del mese per pagare tutti si devono fare i salti mortali.
I pazienti pagano, ma non copre tutto, ricevono tutte le medicine di cui hanno bisogno e vi assicuro che quello che si desidera è che tornino alle loro case in buona salute, ma non è facile. Ci si può trovare in rottura di stock di medicine e devono arrivare dall’estero.
So che in Italia fa ancora freddo tanto che a Frassinoro c’è la neve ed hanno dovuto rinunciare a fare la Via Crucis vivente. Qui siamo a 43 – 45 gradi all’ombra, penso come diceva un tale: “… e tu non andare all’ombra…”
Ringraziamo il Signore per quello che ci dà, la Pasqua è anche la gioia per tanti nuovi battezzati, che arricchiscono la nostra Chiesa è veramente la festa per tutti…
Come dice Papa Francesco, non dimenticate di pregare anche per me che ne ho bisogno
Con affetto, sr Nunzi