Pronti a viaggiare e riempire il cuore

Un viaggio capace di riempire gli occhi e il cuore. È questo l’augurio del vescovo Erio Castellucci ai giovani che quest’estate vivranno esperienze di missione. Lo scorso martedì 4 giugno i partenti si sono ritrovati nella chiesa di Gesù Redentore per un saluto in vista delle loro partenze verso Filippine, Ciad, Brasile, Paraguay e Lampedusa. Un saluto pieno di speranza, con un pizzico di malinconia: <Le parole di Paolo e di Gesù ci insegnano che partire è vivere, non è morire – ha aperto l’omelia il pastore di Modena-Nonantola –. In loro non si respira malinconia, ma un addio pieno di speranza. Si può partire con il cuore vuoto oppure con il cuore pieno. Si parte con il cuore vuoto quando si fugge, si evade, si cerca di cambiare aria per non pensare oppure si sono vissute esperienze negative. Così si parte male. Non sono solo viaggi chilometrici, ma anche viaggi del cuore: capita infatti che le relazioni vengano interrotte e dobbiamo dire addio ad un’amicizia, ad una relazione di coppia, ad un gruppo o ad un ideale. Quando c’è una ferita è un addio pesante e vuoto. Quando invece c’è una speranza e una certezza di relazione, allora è un addio pieno, un testamento ricco, un saluto bello ed entusiasta. I saluti – ha proseguito Castellucci – comportano sempre un velo di tristezza, ma quando c’è la speranza di un’esperienza piena e ricca allora anche il cuore è ricco. La celebrazione che stiamo vivendo si può inquadrare così: non è un addio, ma un arrivederci in vista di un’esperienza piena di relazioni, che vi segnerà per tutta la vita>. L’arcivescovo ha poi allargato la prospettiva, sottolineando come non solo l’esperienza missionaria, ma l’intera vita è fatta di partenze e cambiamenti: <Quando si va in un altro paese e si incontrano persone nuove, lo si fa con l’animo di chi dà del proprio tempo e delle proprie energie gratuitamente, lo si fa con la fede in Cristo e ci si prepara ad un’esperienza piena e ricca. In fondo tutta la nostra vita è fatta di partenze e di arrivi, se uno pensasse di starsene fermo perderebbe il gusto della vita, perché la vita deve andare di cammino in cammino, anche quando non si cambia paese bisogna comunque cambiare il cuore. La persona che resta ferma è come acqua stagnante, comincia a diventare torbida, bisogna muoversi sempre, almeno con il cuore – ha spiegato Castellucci –, allora si rimane giovani, come Paolo e Gesù, e quando arriva il momento dei saluti lo viviamo con il cuore pieno di speranza. Viviamo questo momento, che avrà il suo culmine nell’eucarestia e nel dono del crocifisso ai partenti, con l’animo di chi sente che la vita stessa è viaggio e un’esperienza sempre nuova, e chiediamo al Signore che non faccia mai ristagnare l’acqua del suo spirito nel nostro cuore>. Prima della consegna del crocifisso ai partenti da parte del vescovo, Francesco Panigadi, responsabile dell’Ufficio di animazione missionaria, ha letto un messaggio di Caterina Rompianesi, in missione in Madagascar presso le suore francescane di Palagano, nel quale ha voluto dare qualche <dritta> ai giovani in partenza: <La semplicità delle realtà che incontrerete sarà disarmante e subito vi accorgerete di tanta diversità, ma se riuscirete a riconoscerla e rispettarla porterà altrettanta bellezza. Vi capiterà – ha scritto Caterina – di essere osservati spesso perché stranieri, voi provate a fare lo stesso per mettervi dalla loro parte. Non tiratevi indietro quando avrete occasione di ballare con un brasiliano, di mangiare la boule con un ciadiano, di bere il tereré con un paraguagio, di pregare con un filippino, di ascoltare un lampedusano o di stare con un vostro compagno italiano. Quando qualcosa vi emozionerà, raccontatela con chi è in viaggio con voi: il confronto e la condivisione sono molto importanti. Scrivete e cercate di catturare con occhi e cuore tutto ciò che volete non vada perso, perché quando tornerete porterete con voi una ventata d’aria fresca: farà bene a tutti>.

di Luca Beltrami

da Nostro Tempo del 9 giugno 2019

qui tutte le foto della serata

qui il video dell’omelia del vescovo

https://youtu.be/UyDQ-tDlYNc

qui il video del momento del mandato

https://youtu.be/edt5xPMsReA