Io credo che nella vita ci voglia soprattutto coraggio.
Quel coraggio che deriva dalla fede, dall’amore e dalla speranza
Padre Fausto Tentorio nacque il 7 gennaio 1952 a Santa Maria di Rovagnate e cresciuto in Santa Maria Hoe’, Lecco. Aveva iniziato la formazione nel Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere) nel 1974 e nel 1977 era stato ordinato presbitero.
Nel 1978 partì per le Filippine, lavorò inizialmente ad Ayala, nella diocesi di Zamboanga. Successivamente, nel 1980 alla diocesi di Kidapawan, prima nell’area di Columbio, poi dal 1986 in quella di Arakan. Fu impegnato già a Columbio con le comunità indigene, pur lavorando anche con quelle cristiane, nel 1990 decise di impegnarsi a tempo pieno con i tribali della zona, i Manobo, circa 20.000 persone in via d’estinzione. Fu ucciso il 17 ottobre 2011 alle ore 8.30 locali nella cittadina di Arakan, nell’isola di Mindanao.
Aveva appena finito di celebrare la Messa nella parrocchia di Arakan e stava entrando in macchina quando uno sconosciuto in moto gli ha sparato. Soccorso dai fedeli, è stato subito portato al più vicino ospedale, distante 30 chilometri, ma inutilmente.
La sua morte non era legata al fondamentalismo islamico, ma alla difesa delle popolazioni indigene di Mindanao. Nell’isola del Sud delle Filippine infatti vi erano molti scontri fra popolazioni indigene. Padre Fausto Tentorio era minacciato da tempo per il lavoro che svolgeva nella difesa delle terre dei manobo. Terre piene di risorse minerarie. Otto anni prima, era già stato minacciato di morte ma si era riuscito a proteggere grazie alle popolazioni locali, che lo avevano nascosto mezza giornata in un armadio.
Egli era consapevole di mettere a rischio la propria vita, ma ancora di più sapeva quanto il Vangelo lo chiamasse a stare accanto ai manobo, aiutandoli a difendere i loro diritti. Lo raccontò con chiarezza nel 2006 in una video intervista ad Arakan.
In un documento che Padre Tentorio inviò ai superiori tempo fa, diceva: “Riconoscente a Dio per il grande dono della vocazione missionaria, sono cosciente che essa comporta la possibilità di trovarmi coinvolto in situazioni di grave rischio per la mia salute ed incolumità personale, a causa di epidemie, rapimenti, assalti e guerre, fino all’eventualità di una morte violenta. Tutto accetto con fiducia dalle mani di Dio, e offro la mia vita per Cristo e la diffusione del suo Regno.”
PREGHIERA
Signore aiutaci a seguire l’esempio di nostro fratello Fausto, facendoci crescere quel coraggio che deriva dalla fede, dall’amore e dalla speranza. Rendici testimoni gioiosi di te in questo mondo.
Per approfondire
https://pime.org/martiri/4603-fausto-tentorio
http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/cci_new/s2magazine/index1.jsp?idPagina=36016
https://www.avvenire.it/agora/pagine/tentorio-
https://www.senzafrontiere.com/index.php?view=article&id=155
VIDEO