Appena tornate a casa dal Madagascar abbiamo sentito un forte senso di vuoto che ci siamo portate dietro nei giorni successivi. La pienezza di questa realtà che ci ha travolte ogni giorno ha fatto sì che cambiassimo sguardo verso il nostro paese natale. Riesci a capire il senso di un viaggio solo dopo aver scoperto la vita delle persone che vai ad incontrare, nonostante le nostre giornate siano trascorse tra giochi e mani sporche di pittura. Non ci sono parole giuste per poter descrivere il nostro viaggio in Madagascar, l’unica cosa che ci viene in mente è “MISAOTRA” (grazie): per l’accoglienza che abbiamo ricevuto nonostante fossimo noi i “vazaha” (stranieri), una netta differenza rispetto all’Italia; alle suore francescane dell’immacolata di Palagano che ci hanno accolto con grande affetto, ci hanno accompagnate in ogni dove e ci hanno insegnato a vivere con i loro occhi la bellezza del Madagascar e del suo popolo; un grande grazie va anche ai giovani (universitari e i ragazzi delle parrocchie) che ci hanno aperto ad una nuova visione della vita e della sua bellezza. Porteremo sempre con noi il ricordo di queste persone e degli insegnamenti che abbiamo appreso, speriamo che questo non sia un addio ma un arrivederci, VELOMA
“Caro Madagascar,
Misaotra perché sei stato un grande contrasto: ci hai posto domande fin troppo personali a cui non sapevamo rispondere ma allo stesso tempo ci hai fatto capire che persone vogliamo diventare.
Con te abbiamo capito che la missione è casa e anche a casa e che possiamo essere chiunque vogliamo: Azzurre come il cielo dell’Africa,
Rosse come e tue strade sconnesse,
Verdi come le banane ancora acerbe,
Arancioni come i tramonti che colorano la luce,
Gialle come il sole che ha riscaldato le nostre giornate e
Trasparenti come l’aria che ci ha sfiorato in ogni momento, viaggio e villaggio.
Ci hai mostrato che le persone possono essere infinite ed infinitamente diverse, così come le stelle che riempiono il tuo cielo notturno.
Ogni piccolo infinito è colui che accende un lumino e che può lasciarci un piccolo incentivo per accendere anche il nostro.
Madagascar, ti chiediamo di rimanere tutti i colori che sei cosicché chiunque possa farsi travolgere dalla pienezza del tuo mondo e delle persone che ti vivono.”