Lettera di Sabrina dal Madagascar

Ciao a tutte e a tutti, amiche e amici del centro missionario.
Vi scrivo dal Madagascar per mandarvi i miei più cari saluti e per raccontarvi, in poche righe, la mia esperienza. Sono in terra malgascia da metà maggio e sono accolta dalle Suore Francescane dell’Immacolata di Palagano che hanno 9 fraternità qui in Madagascar. Sto vivendo la mia esperienza ad Alarobia, sull’altopiano, a circa 1h30m di auto dalla capitale Antananarivo. Alarobia è la prima fraternità ad essere stata fondata nel paese, perché si trova in montagna e il paesaggio che ci circonda ricorda quello di Palagano. In questo paesino di montagna sto riscoprendo la vita semplice e l’accoglienza gratuita delle persone che lo abitano; vivo le mie giornate nella fraternità dove 6 suore ed una novizia mi hanno accolta tra loro. Condividendo il cammino con loro, rimango colpita sempre più dalla loro vita donata a Dio giorno dopo giorno; attingono forza dalla preghiera quotidiana per vivere la semplicità e la povertà di cui parla San Francesco. Mi hanno accolta come fossi una loro sorella, dedicandomi canzoni e danze. In loro ho ritrovato la gratuità nel donare e nell’attenzione all’altro che nella nostra società sono piuttosto rare.
Sono in Madagascar per svolgere la mia ricerca di tesi in vista della laurea in scienze della formazione primaria, infatti trascorro buona parte delle mie giornate a scuola dove osservo e raccolgo informazioni. La scuola, l’eredità più preziosa che abbiamo, è uguale in tutto il mondo, perché accoglie ed educa bambini e bambini gioiosi e spontanei. Tuttavia in Madagascar sono tanti i bambini che vedono negato il loro diritto all’istruzione perché sono troppo poveri per permettersi di studiare. La scuola delle suore accoglie anche quei bambini che altrimenti rimarrebbero per strada senza la possibilità di migliorare il loro futuro. Ecco che l’impegno delle suore acquista ancora più rilevanza perché solleva situazioni che altrimenti sarebbero drammatiche. Ho riconosciuto nelle suore, la bellezza della chiesa che si fa al servizio degli scartati e degli ultimi e sto vivendo la chiesa universale che rimane unita grazie alla preghiera.
In attesa di rivedervi in persona, vi auguro di vivere la quotidianità riscoprendo il valore delle piccole cose e delle persone che abbiamo intorno, proprio come sto imparando io qui in Madagascar.
A presto
Sabrina