Riflessioni dal gruppo che è stato nelle Filippine

Per partire ci vuole sempre coraggio. Perché quando si parte, si sa, si torna diversi, con occhi che hanno visto una realtà difficile e mani che hanno incontrato persone che, in questa realtà, per noi così dura e invivibile, ci vivono. Ma proprio per questo partire è necessario, per cambiare noi stessi.

Noi siamo un gruppo di giovani della parrocchia di Ravarino e, con la nostra educatrice e il nostro don, abbiamo deciso di provarci. Siamo arrivati a Manila, nelle Filippine, il 4 agosto e siamo rimasti nel quartiere di Tondo per due settimane, sotto la preziosa guida di Don Graziano, che ormai vive là da due anni. L’accoglienza che abbiamo ricevuto è stata stupenda: la comunità della parrocchia di San Pablo Apostol, dove eravamo, ha cercato in tutti i modi di farci sentire a casa e ha pregato per noi e per la nostra comunità, ringraziandoci per la nostra presenza, anche se a noi sembrava sempre di più il bene ricevuto che quello che potevamo fare. Questo ci ha spronato ancora di più a mettere tutti noi stessi nelle attività che svolgevamo. Don Graziano ci ha accompagnato a vedere alcune delle realtà più povere di Tondo, dove le persone vivono completamente circondate da rifiuti, che diventano materiale per costruire le baracche in cui vivono e mezzo per procurarsi qualche soldo. In questi contesti abbiamo svolto i nostri servizi, giocando con bambini poverissimi ma pieni di gioia ed entusiasmo, aiutando le suore Missionarie della carità ad accudire anziani e bambini con disabilità abbandonati per le strade e affiancando le canossiane nel loro soccorso ai malati. Siamo stati a stretto contatto con persone che dedicano il loro tempo, giorno dopo giorno, ad aiutare chi ha più bisogno e a cambiare con umiltà e pazienza il loro mondo.

Anche noi, grazie al Centro Missionario, abbiamo potuto metterci al servizio degli ultimi e ora abbiamo l’opportunità di portare a casa questa carità.