Camminare insieme all’umanità e portare vita e sorrisi nel mondo

Una vita all’insegna della missione quella di P. Giuliano Pini, membro della Congregazione dei Giuseppini, da più di trent’anni a servizio del popolo africano, tra Sierra Leone (26 anni) e Nigeria (gli ultimi 6). Durante la sua sosta in Italia, costretto per problemi di salute, vive questo tempo quale risorsa per rigenerarsi e riflettere su questi lunghi anni di missione e gli obiettivi raggiunti. Presto ripartirà per la Nigeria.
La Bibbia dice: “Ogni cosa buona, piccola o grande, viene dal Padre che è nei cieli”. Questo è il messaggio che traspare da ogni sua parola e che lo ha guidato in tutti questi lunghi anni di missione a fianco degli ultimi. Ricorda l’importanza di non dare mai le cose per scontato! Quante volte nella nostra vita attendiamo sempre avvenimenti spettacolari e non sappiamo piuttosto cogliere la Bontà
di Dio nelle cose semplici e ordinarie della vita? Quante volte ci limitiamo a ricordare le nostre sconfitte, i momenti bui della nostra vita, le delusioni invece di guardare e far vivere in noi i momenti belli e le piccole vittorie di ogni giorno?
Queste sono solo alcune tra le provocazioni che emergono alla luce di una vita vissuta in pienezza, in contesti sicuramente complessi da comprendere ed ostili in cui vivere, ma dove la presenza di Dio appare in ogni piccolo gesto. P. Giuliano ci descrive le difficoltà e i pericoli vissuti in questi anni di testimonianza della parola di Dio. È ancora vivissimo nella sua memoria il momento del sequestro da parte dei ribelli in Sierra Leone. Consapevole dei gravi problemi che soffocano le popolazioni con cui ha condiviso tanti anni, è profondamente rattristato quando ci racconta l’eccidio di tanti cristiani e civili, costantemente attaccati e uccisi da Boko Haram e dai pastori Fulani in Nigeria.
È triste quando ci parla del Biafra che, nonostante l’immenso valore economico dei più di cinquecento pozzi petroliferi, rimane una delle zone più povere. Una vera e propria catastrofe non solo ambientale quanto umana, dove il petrolio inquina la natura e calpesta i diritti umani.
Nonostante tutto questo, le parole di P. Giuliano Pini sono piene di speranza. Una speranza che affiora esplosiva dalla popolazione stessa, determinata a voler risollevare la propria vita e ricostruire l’economia del proprio paese.
È da ammirare, dice sempre P. Giuliano, la grande capacità di convivenza, la profonda religiosità, i valori della solidarietà, ospitalità e condivisione, il forte senso della famiglia, la prevalenza del bene comune sugli interessi individuali, l’amore per la vita e la fecondità, il rispetto per gli anziani e per i bambini, il senso della pazienza e della speranza nella vita. Tutti questi elementi sono rilevabili con maggior evidenza nelle zone rurali.
Forse che la nostra Europa debba prendere esempio proprio da loro in questo periodo tanto difficile anche per noi? Nella nostra società, quanto spazio dedichiamo alla comunità, alla famiglia, all’ascolto e all’incontro piuttosto che alla competizione, l’accumulo e il benessere individuale?
È forse necessario compiere un passo indietro, tornare all’essenza del nostro essere umani, alla condizione esistenziale per ognuno di noi: la relazione, che non si limita agli altri esseri umani, ma
deve comprendere anche il creato e il Creatore.
Eleonora Maccaferri