In Albania per fare un po’ di palestra

Ciao amici!!
Vi scrivo dalla Shtëpia e Bamirësisë (Casa della Carità – Cdc) di Vau Dejës, cittadina nel nord dell’Albania dove mi trovo da fine giugno e nella quale vivrò ancora per qualche settimana.

Regjina, la prima ospite di questa casa, un paio di settimane fa mi ha insegnato che qualcuno ha definito la Cdc “una palestra, perché aiuta a mantenere vivo lo spirito”. Effettivamente, nella semplicità di questa vita di casa, di comunità, di famiglia, mi scopro molto molto felice! Cerco di osservare, ascoltare, mettermi a servizio, condividere sorrisi, balli, bolle di sapone, caffè, “Alexa, play Jovanotti” 🙂 Qui chi culturalmente è considerato uno scarto diventa un tesoro, la gratuità prevale sull’egoismo, la Parola è vita e la vita è Parola, ci si prende cura gli uni degli altri, si impara a ringraziare perché si sperimenta che tutto è dono. Sento di essere in una casa che fa crescere i sogni, accettare gli errori (solitamente miei), comprendere la pazienza (degli altri!), ascoltare il silenzio e ciò che non si capisce.

Nonostante il passare del tempo, ogni giorno si rinnova l’accoglienza attenta, sincera e gentile che ciascuno mi regala, in particolare (ma non solo) le persone con cui abito: motra (suor) Rita, motra Maria, “le nonne” Dila, Lena, Mrika e “i bimbi” Regjina, Fabjan, Pashk. Questo per me è un tempo di occasioni, di incontri, di cammini intrecciati col mio. Sto scoprendo con meraviglia un popolo che non conoscevo minimamente, così vicino e allo stesso tempo così lontano dall’Italia, che ha una Storia e una Chiesa fondamentali anche per me, per noi, che mi stanno aiutando a pormi domande, a mettermi in discussione, a riconoscere l’essenziale. Sto anche vivendo la presenza italiana qui, grazie a tanti missionari e alla diocesi di Reggio Emilia (missionaria in Albania mediante la Cdc) che invia giovani e volontari per campi di servizio e condivisione… e subito si diventa compagni di viaggio!

Penso spesso agli amici che come me stanno vivendo un’esperienza in missione per il mondo in questi mesi: dall’Albania vi accompagno, pregando che i nostri desideri missionari possano sempre essere alimentati da amicizie questa tra Chiese e Popoli, diversi ma che cercano di ascoltarsi, di camminare insieme, di rimanere interligadi.

E ora basta, che se no quando torno cosa vi racconto?!

Mirupafshim!
Ele