Tra fiducia (Toky) e speranza (Fanantenana)

lettera di Debora dal Madagascar

Inizio con queste due parole che mi sono state regalate in particolare domenica 22 gennaio, giornata di nascite! Nascita sulla terra di Ludovica Toky (appunto) e al cielo di sr. Paola Lucia.. Toky è una delle prime parole che ho imparato prima di partire, quando ho saputo che Emanuele e Maria Teresa, la giovane coppia modenese che vive qui con me, avevano deciso di chiamare la loro bimba in arrivo così.. insieme al nome italiano Ludovica, aggiungere TOKY.. beh, un nome non scontato e un richiamo a fidarmi e a fidarci! Fanantenana invece è il modo più bello per pensare a sr. Paola.. La fatica di essere lontano e non averla potuta salutare come avrei pensato, il ricordo dei momenti passati insieme e di ciò che ci siamo scambiate in questi ultimi mesi, la sua relazione con il Madagascar, il piacere di avere saputo da lontano di come ha accompagnato ed è stata accompagnata negli ultimi tempi, allora quel suo invito a “VIVERE DI SPERANZA” mi rimane impresso nel cuore!
Dopo il Natale, sicuramente è stato un mese intenso, forte, che non mi sarei aspettata così.. tanto preoccupata di cercare di ambientarmi, finalmente arrivata alla Casa della Carità di Tongarivo, in Capitale, e fermarmi per un po’ di tempo dopo avere fatto i documenti al sud e tanti chilomentri e subito è arrivata la notizia dell’incidente!
I momenti di dolore vissuti fino in fondo, il funerali a Fianarantsoa e poi subito dopo quello di sr. Odette a Tongarivo, mi hanno fatto sentire dentro a una famiglia grande, grande davvero.. Io tra i pochi bianchi presenti, ho sentito tanta comunione tra malgasci
e tra il Madagascar e l’Italia.. qui nessuno si è mai fermato, il dolore è stato forte e ancora oggi pensare alla tragedia porta un po’ di tristezza, ma ho visto in tutti tanta forza per esserci per chi aveva più bisogno, per chi soffriva di più; la stanchezza per giorni è stata messa da parte per sostenersi e rendere grazie per la vita di chi in un attimo ha cambiato il modo di essere presente e per chi è rimasto ferito o nel dolore e aveva bisogno di attenzioni!
C’è stato tanto sostegno e vicinanza, dalle numerose famiglie religiose che sono presenti qui in Madagascar, da vescovi,
preti, ausiliari, amici.. tanti messaggi e sostegno nella preghiera dall’Italia, l’arrivo di Sr. Teresa Cristina, don Filippo e Don Pietro, il ricordo di aver vissuto la veglia di Natale proprio con don Didier a Fianarantsoa, il mettersi in moto da subito per l’ospedale e la comunità di Ampasimanjeva.. Nello smarrimento di ciò che è successo, tanta voglia di rialzarsi e reagire e di poterlo e volerlo fare insieme!
Questo mese a tongarivo, è stato ricco, sto aiutando sr Silvie a sistemare il dispensario, chiuso a causa del Covid,
un luogo importante per i malati, soprattutto i più poveri.. c’era bisogno di sistemarlo e rinnovarlo un po’, e in questo c’è un bel lavoro di squadra! Chi ha un pò di tempo, dà una mano per metterci del suo e renderlo accogliente.. mi sembra sia un collegamento, un prolungamento con la Casa della Carità, e una possibilità di essere vicino a chi ha più bisogno.. tante persone che vengono (per ora solo a prendere le medicine, perché il medico non ha ancora iniziato a lavorare), chiedono di sr. Giacinta e mostrano gratitudine per ciò che è stata per loro!
Sono contenta di poter vivere questa vicinanza, anche solo mettendo apposto scaffali e scambiare un saluto con le persone che passano!
Poi questo mese è stato dedicato allo studio della lingua (chi mi conosce sa che studiare non è il mio forte, quindi questa lingua mi fa un pò innervosire perché o non mi ricordo le parole o perché a volte mi sembrano tutte uguali).. Il mio maestro Dina è molto bravo, viene qui a casa per farmi lezione ed è attento agli ospiti e a chi abita qui e ha trovato modi creativi perché possa fare meno fatica con la lingua.. per esempio, il mio armadio proprio di fronte al letto, si è riempito di tanti colori, con i verbi scritti in malgascio e tradotti in italiano, così sono la prima cosa che vedo quando mi sveglio e l’ultima prima di addormentarmi!
Poi ci sono tanti altri maestri, Terry e Manu, che mi aiutano ad entrare nella lingua e nella cultura malgascia, le sorelle che sono state in italia che traducono e mi correggono, le sorelle malgasce, con cui ci scambiamo parole in malgascio e in italiano, gli ospiti, che con la loro semplicità fatta di sguardi e sorrisi più che di parole mi insegnano l’importanza di esserci e stare accanto!
Insomma un mese ricco di vita ma anche un mese in cui la morte si è fatta tanto vicina.. tra l’incidente e il dolore per sr. Justine, don Didier, sr. Louise, sr. Odette, il dott. Martin e la moglie Nivo si è aggiunto il dolore per gli amici sr. Paola, Feliciano, Lucia..
e una grande gioia per l’arrivo di Ludovica Toky!
L’accoglienza dopo tanta attesa del suo arrivo a casa, è stata molto bella e condivisa con suore, ospiti e i nonni, i genitori di Maria Teresa, qui da qualche settimana!
Continuo a vedere nella povertà di tante persone il voler vivere e saper gioire con poco.. tra chi passa la giornata con il suo banchetto al mercato per vendere quel poco che la terra ha dato loro e i bimbi che davanti al cancello trovano mille modi per giocare..
beh, questo mi aiuta a stare tra FIDUCIA e SPERANZA!
Un saluto a tutti, la prossima volta spero di scrivervi da Ampasimanjeva!
Debbi