Lettera di don Piero Gavioli dal Congo

Cari fratelli e sorelle, Buongiorno.
Vi scrivo da Kansebula, seminario salesiano situato a 17 km da Lubumbashi. Sto bene, nonostante qualche piccolo problema che arriva con l’avanzare dell’età. Presto vi manderò notizie di Kansebula.
Oggi voglio parlarvi ancora del Nord Kivu. Anche se mi trovo a più di 1000 km da Goma e Bukavu, rimango in contatto con i miei fratelli salesiani che sono là, e con diverse persone con cui ho vissuto per 13 anni. Non posso restare indifferente e in silenzio di fronte alla drammatica situazione degli sfollati di guerra che vivono nei campi profughi di Goma e zone limitrofe. Recentemente l’ONU ha affermato che nella Repubblica Democratica del Congo vi sono 6.800.000 sfollati interni, di cui la maggior parte nel Kivu e nell’Ituri. In Europa la guerra, prima in Ucraina e ora in Palestina, rischia di farci dimenticare altri conflitti, geograficamente meno vicini ma anche gravi e micidiali. Umilmente, vengo a ricordarvi che non c’è solo la Palestina o l’Ucraina…
Per informazione, vi invio un articolo riassuntivo, pubblicato da ANS (Salesian News Agency), che forse non avete letto. E due brevissimi video “no comment”; uno, recente, mostra le condizioni penose in cui vivono i bambini sfollati nei campi di Goma durante questa stagione delle piogge; l’altro, girato lo scorso luglio durante la stagione secca, mostra un incendio che ha devastato un campo per sfollati a Kalehe, tra Bukavu e Goma. Aggiungo un articolo che presenta un gruppo tra molti altri di Goma che si impegna nella condivisione fraterna con gli sfollati dei campi.
Se potete e volete dare un aiuto agli sfollati di Goma, potete inviare la vostra offerta sul solito conto del VIS (con detrazione fiscale):
Intestazione conto: VIS
Banca Popolare Etica
IBAN: IT 59 Z 05018 03200 0000 15588551
BIC/SWIFT: CCRTIT2T84A
Causale: DON PIERO GAVIOLI – CONGO BUKAVU per sfollati
Grazie di cuore.
Vi invio questo messaggio in concomitanza con la VII Giornata Mondiale dei Poveri, celebrata oggi, 19 novembre 2023. In questa occasione Papa Francesco ha lanciato un messaggio il cui titolo è tratto dal libro di Tobia (4,7): «Non voltare le spalle il tuo volto da nessun povero”. E spiega: «Infatti, quando siamo davanti a un povero, non possiamo distogliere lo sguardo, perché ci impediremmo di incontrare il volto del Signore Gesù. E notiamo questa espressione “di nessun povero”. Ognuno di loro è il nostro prossimo. […] Penso in particolare alle popolazioni che vivono in zone di guerra, in particolare ai bambini privati di un presente pacifico e di un futuro dignitoso. Nessuno potrà mai abituarsi a questa situazione; manteniamo vivo ogni tentativo perché la pace si instauri come dono del Signore risorto e frutto dell’impegno per la giustizia e il dialogo”.
Rimaniamo uniti nella preghiera e nell’amore per i bambini più poveri.
Piero Gavioli