Notizie dall’Ecuador di Eleonora e Davide

Bambini da un capo all’altro del mondo

 In queste ultime settimane è impossibile non seguire con apprensione le vicende che colpiscono Gaza. In particolar modo la devastazione di interi quartieri e le vite distrutte per migliaia di bambini che stanno vivendo un vero e proprio inferno in terra. Questo ci sconforta e interpella profondamente anche da qua.

Ancora di più in terra di missione, in questa parte del mondo, queste notizie sembrano qualcosa di molto distante, qualcosa che sembra essere quasi di un altro pianeta. E invece, è stata proprio l’omelia di p. Paco (padre Francesco Martinelli) in occasione della celebrazione della festa della chiesa ‘Divino Niño’, nostra parrocchia di ‘adozione’ per questi mesi, ad allargare gli sguardi e i cuori di tutti i presenti su una terra tanto lontana dall’Ecuador, da Lago Agrio.

In pochi minuti ha ricordato che Gaza non è qualcosa di distante: Gaza è ogni bimbo a cui viene impedito di vivere la propria infanzia e spensieratezza.

“Non c’è niente al mondo di più bello della risata di un bambino. E se un giorno tutti i bambini del mondo potranno ridere insieme, tutti, nessuno escluso, sarà un gran giorno, ammettetelo.”

Gianni Rodari

E ci viene spontaneo ed immediato pensare ai bambini che piano piano stanno entrando a far parte della nostra quotidianità qui a Lago Agrio.

Pensiamo ai bimbi del Comedor 5 panes, la mensa per migranti dove prestiamo servizio quotidianamente. Bambini che con le loro mamme, papà, nonni, zii ogni giorno ci rallegrano la giornata con il loro sorriso, voglia di vivere, spensieratezza e leggerezza per noi stupefacenti considerando la durezza della loro giovane vita. Sono famiglie migranti, fuggite da situazioni di pericolo, perlopiù di conflitto, ognuna con il proprio bagaglio e passato differente ma ciascuna con la stessa luce negli occhi nella ricerca e speranza di un nuovo inizio. Con loro questi bimbi devono continuamente e ripetutamente costruirsi una nuova zona di comfort, un nuovo pezzettino di terra in cui poter star tranquilli e non dover aver paura.

Il Comedor 5 panes è uno di questi luoghi. Qui, finito di mangiare, i più piccoli si avvicinano per giocare a pallone, a sasso-carta-forbici, al gioco delle biglie o semplicemente per chiederci qualche parola in italiano o inglese.

Allo stesso modo ogni giorno ci sorprende vedere in loro alcuni atteggiamenti già da grandi come, per esempio, ripetere a memoria il numero della carta d’identità o di telefono del genitore all’ingresso o volersi fare portavoce per prenotare un intero tavolo in vista dell’arrivo di altri parenti o amici. Ancora così piccini e già così grandi per tante cose che in Italia competono del tutto agli adulti.

Pensiamo poi ai ‘bimbi del mercoledì’ di Maskani Wasi, ossia “La casa dell’esploratore”, situata in un quartiere periferico della città di Lago Agrio, dove la delinquenza è frequente fra le strade sterrate di questo piccolo ‘barrio’ che fiancheggia il cimitero principale della città. Qui due giovani ragazzi, lui ecuadoriano e lei italiana, hanno deciso di aprire le porte di casa e creare uno spazio sicuro per i bimbi, una vera e propria ludoteca.

Quasi ogni giorno circa una decina di bambini del vicinato arrivano per giocare e trascorrere il pomeriggio in questo luogo un po’ magico e diverso da quello in cui sono abituati a vivere, immerso nella foresta amazzonica tra piante tropicali e alberi da frutta, con diversi animali, una casa fatta quasi interamente di bambù e una ludoteca di legno tutta per loro. Qui, tra un gioco e l’altro vivono la loro infanzia, imparano ad ascoltare e ad ascoltarsi, collaborare tra di loro, rispettare la natura e lo spazio in cui sono.

Anche noi con loro stiamo imparando che in fin dei conti la cosa più importante è semplicemente andare lì per stare insieme, dedicarsi quel pomeriggio a settimana e salutarsi con abbracci ‘stritolanti’ aspettando il mercoledì successivo.

Sono bambini davvero vivaci e ogni volta bisogna inventarsi qualcosa di nuovo tra laboratori di musica e giochi di gruppo, nascondini e twister, raccogliere la frutta e dar da mangiare a pesci e galline. Allo stesso modo, con semplicità ci stanno ricambiando con i loro sorrisi e abbracci.

Abbracci che, ogni volta che i bimbi arrivano per giocare e ci trovano già lì, sembrano quasi dirci: “Grazie per essere qui e che ci state aspettando”.

 

Eleonora e Davide

Lago Agrio, provincia di Sucumbìos, 20/06/2025

 

ecco alcune belle immagini :