Lettera di Lorenzo Malagoli dal Madagascar

Buona Pasqua!!
Va bè dai, cosa saranno mai quasi 3 settimane di ritardo?? Tanto tutto è relativo…
E poi, se vogliamo essere creativi, io Pasqua l’ ho festeggiata anche venerdì scorso, e se badiamo a quella il mio ritardo si riduce 😉
Venerdì 26 marzo infatti, grazie al supporto tecnico e culinario delle suore nazzarene di Manakara e al benestare del nuovo direttore del carcere è stato possibile organizzare un sakafo lehibe ovvero un grande pranzo di Pasqua per tutti i detenuti.
Chi conosce un pochino cosa sto combinando in Madagascar forse sa del mio interessamento per i carcerati di Manakara, questo perché le condizioni in cui vivono sono semplicemente inaccettabili.
Così per i quasi 700 uomini e per la quarantina di donne (con addirittura qualche bimbo) abbiamo organizzato una bella messa di Pasqua e a seguire riso e spezzatino di manzo per tutti!!
Un valore aggiunto alla giornata lo ha dato il vescovo Gaetano della nostra diocesi di Farafangana di passaggio a Manakara. In vescovo, è stata davvero una grazia inaspettata e ha saputo trovare parole davvero di padre per i carcerati.
Ora, nutrire lo spirito va bene, ma serviva anche nutrire la pancia e fino a metà pomeriggio è stato distribuito un abbondante pasto proprio a tutti!!
Di più, forse dalle foto non lo si comprende così bene, ma una delle forme di degrado che per primo salta all’occhio sono le condizioni logore degli indumenti dei detenuti… sporchi o spesso strappati se non del tutto assenti.
Ebbene, grazie alle generose offerte giunte dall’ Italia oltre al pranzo è stato possibile regalare ad ognuno non un uovo di cioccolato, non una semplice maglietta ma ben si una più resistente polo!!
Vedere tutti quei ragazzi scartare il pacchetto di giornale e trovarci dentro la polo, vederli contenti indossarla subito (rigorosamente con il colletto alzato, perché siamo poi sempre in africa) è stata forse la soddisfazione più grande!!
Le donne invece hanno avuto un vestitino e i loro bimbi una palla, e anche li che ridere.. sospetto infatti che vivendo con la mamma in carcere e non essendo ancora verosimilmente mai usciti non conoscono molte cose del mondo. Tanto meno i giocattoli.. è stato bello vedere l’approccio con la palla colorata. L’ istinto e la curiosità hanno fato il resto.
È stata insomma una giornata speciale penso davvero per tutti, e poi mi sbilancio a dire che uno delle peggiori carceri del Madagascar (uno degli ultimi stati al mondo per ricchezza) almeno per un momento ha avuto i carcerati più felici (ed eleganti) che si possa immaginare.
In allegato qualche foto “rubata” perché dovete sapere che non è possibile fotografare all’interno delle mura del carcere. Queste foto sono state fatte da un sacerdote missionario polacco in Madagascar da una vita ed invitato alla messa, lui ha potuto!!
Domenica arriverà un dentista italiano in pensione, il nostro obiettivo sarà visitare e curare tutti i carcerati di Manakara… vi farò sapere com’è andata 😉
Ho incontrato Cecilia, non c’è che dire, nonostante tutte le difficoltà la Ceci ha una marcia in più… garantisco che la parte di equipe modenese qui in Madagascar vi farà fare bella figura!!
Intanto un saluto da quaggiù e buona Pasqua!
Lorenzo

Qui di seguito alcune foto