Lettera di Piero Gavioli dalla Rep. Dem. del Congo

Cari fratelli e sorelle,

Buongiorno. Vi mando le prime circolari del 2022. Avrei voluto inviarvele prima dell’8 marzo, in occasione della festa della donna, ma continui guasti alla corrente e alla connessione internet fanno sì che questi testi vi arrivino un po’ in ritardo. Qui si dice che tutto il mese di marzo è il mese della donna. Sono infatti le donne le protagoniste delle storie che vi mando:

  1. La storia di Lisette. Per mancanza di spazio, alla scuola di mestieri Tuwe Wafundi non abbiamo una sezione di taglio e cucito. Ma grazie al sostegno a distanza, il Centro Don Bosco aiuta un centinaio di ragazze che imparano a cucire in diversi “foyer” (scuole di arti e mestieri) a Bukavu. A volte, alla fine della loro formazione, le ragazze con i migliori risultati ricevono una macchina da cucire, ma la maggior parte riceve solo un certificato. Presentiamo un mini-progetto per dare a 60 ragazze o mamme vulnerabili una macchina da cucire che consentirà loro di intraprendere un’attività generatrice di reddito e così sostenere loro stesse e le loro famiglie.

  2. La storia di Blandine. È un’ex-allieva della scuola Tuwe Wafundi: ha scelto il mestiere di muratore e lo fa con piacere.

  3. Le mamme coraggio dei gruppi AVEC (Association Villageoise d’Epargne et Crédit). Oggi sono circa 2.000, divise in 45 gruppi, che lavorano in reti di solidarietà.

Queste tre testimonianze mostrano l’interesse che il Centro Don Bosco di Bukavu ha per la promozione delle donne. In Congo si dice che “educare una donna è educare un’intera nazione”. Grazie al vostro sostegno, il Centro Don Bosco contribuisce modestamente allo sviluppo e all’umanizzazione della società congolese.

In comunione di preghiera e di missione,

Piero Gavioli