Buon Natale dal Madagascar!

Ciao a tutti!

I primi sei mesi del nostro periodo in missione sono passati veloci, e ci troviamo a farvi gli auguri di Natale da Antananarivo (Tana), capitale del Madagascar nella quale viviamo da inizio dicembre. Non ci siamo quasi accorti di quanto tempo abbiamo passato ad Ampasimanjeva (Ampa), nella sua semplicità è volato e ci siamo ritrovati a vivere l’avvento in un’altra Casa della Carità: Tongarivo, molto diversa da quella inserita nella quotidianità dell’ospedale, ma altrettanto bella e accogliente.

Lasciando Ampa proviamo molta gratitudine per il tempo già trascorso lì e non vediamo l’ora di tornare. I circa due mesi che passeremo in capitale in attesa del parto ci sembravano lunghissimi, sebbene poi vivendoli ci stiamo accorgendo che anche qui il tempo scorre troppo veloce per tutta la bellezza che si vive.

In capitale molte cose sono cambiate, a partire dal traffico lungo la strada principale. La Casa che ci accoglie è più simile a quelle italiane: le suore si prendono cura degli ospiti che sono numerosissimi (e di noi che proviamo ad aiutare come possiamo) e sono per questo molte anche loro. Avevamo già vissuto qui un paio di settimane a cavallo del 15 ottobre, giorno nel quale si è svolta la messa dei voti semplici di quattro suore e perpetui per altre tre. In quei giorni abbiamo capito cosa vuol dire saper fare festa se un tuo fratello è felice: tantissime suore e fratelli delle Case sono venuti a Tongarivo ad aiutare a preparare la festa, lavorando ininterrottamente per giorni. Nessuno si è mai lamentato per una sveglia troppo presto, per dover lavare piatti per ore, per dover spostare tavoli o sedie. Tutti invece lo facevano con il sorriso, scherzando e chiacchierando con fratelli e sorelle che si incontrano solo in queste occasioni una volta all’anno. Ci hanno trasmesso un vero senso di famiglia unita che sa gioire insieme, e noi ci siamo sentiti parte di loro nell’aiutarli come potevamo e nel condividere un passo decisivo nella vita di alcune sorelle.

La quotidianità qui a Tana è più regolare: la vita è scandita dai ritmi della preghiera e dalla cura degli ospiti. La casa è sempre aperta ad accogliere suore o fratelli delle Case della Carità di passaggio o missionari laici in capitale per delle commissioni. A nessuno di questi viene richiesto chissà quale servizio: se uno ha tempo e piacere può aiutare, altrimenti ci si trova tutti a cena a parlare di come è andata la giornata. Ci sembra un modo bellissimo di accogliere le persone, completamente gratuito e solo per il piacere di avere la porta aperta per chi passa.

Pensando alle comunità che in questi mesi ci hanno accolto un altro aspetto ci ha colpiti molto e ci sta riempiendo di gioia: l’attesa dell’arrivo di nostra figlia che tutti vivono con noi come fossero familiari stretti. Questo perché veramente sia ad Ampa che a Tana abbiamo trovato in pochissimo tempo delle nuove, vere famiglie. L’interesse quotidiano da parte di tutte nel voler sapere come cresceva la pancia, se si sentivano i primi calci, se la Terri non era troppo stanca ed era quindi meglio che andasse subito a riposarsi un po’, ci ha fatto capire di essere circondati da future zie e nonne sempre pronte ad aiutare. Questo ci ha alleggerito molto da ogni possibile preoccupazione che avevamo. Poi arrivati in capitale ci sembra veramente di stare vivendo con la comunità un doppio avvento: il Natale ormai prossimo per il quale stiamo addobbando la Casa e preparando le messe, e la nascita di nostra figlia per la quale ci stanno portando alle visite e aiutando a preparare la camera per accoglierla. È difficile spiegare in poche frasi questa sensazione di attesa che si respira in Casa, ma è qualcosa che ci fa sentire parte di una famiglia più grande. Sentiamo la mancanza di chi è in Italia, ma sentiamo anche di essere stati accompagnati in questi mesi dalle persone con cui viviamo, e siamo certi che anche una volta tornati ad Ampa non ci sentiremo soli.

In realtà sono giorni nei quali abbiamo dovuto salutare due amiche (o qualcosa di più) tornate in Italia alla fine del loro anno di missione: Giada e Camilla. Non credevamo di arrivare in Madagascar e trovare due ragazze con le quali legare così tanto e così velocemente, ma la facilità di relazione è nata, naturalmente, tra prese in giro (la povera Cami ne subiva molte) e momenti seri di condivisione e preghiera. Abbiamo vissuto veramente dei bei mesi insieme, nella quotidianità con Giada ad Ampa e qualche ritrovo tutti insieme a Manakara con Camilla (e il resto della comunità lì, loro non sono partiti però e ci aspettano fra qualche mese).

Nel frattempo abbiamo anche accolto Debora, che poche settimane fa ha ricevuto il mandato missionario e si aggiunge ai modenesi in Madagascar. Stiamo iniziando a conoscerci in questi giorni, e crediamo che anche con lei si instaurerà un rapporto duraturo. Siamo felici del suo arrivo qui e poi ad Ampa per vivere con noi e con tutto l’ospedale i prossimi mesi. Speriamo di poterla aiutare ad inserirsi nella quotidianità della sua nuova famiglia, come Giada aveva fatto con noi, senza fretta perché stiamo sempre più scoprendo la bellezza del vivere la vita a un ritmo diverso, calmo e umano.

Vi auguriamo di passare un buon Natale, dove riscoprire veramente che Gesù nasce per tutti, e se in questo “tutti” ci dimentichiamo degli ultimi della terra allora forse non ha molto senso tentare di vivere il Vangelo. Sono i poveri che ci stanno insegnando la speranza, il prendersi cura, l’essere felici per quello che si ha. Mangiate tortellini, zamponi e panettoni anche per noi: qui mangeremo riso con il ravitoto, piatto tipico delle feste che consiste in foglie di manioca schiacciate con in mezzo pezzi di maiale. Sarà strano passarlo per la prima volta la caldo, in maglietta e ciabatte. L’atmosfera è molto diversa da quella che si respira camminando nel freddo modenese, ma per fortuna il centro è la nascita di Gesù, e la festa per questo folle dono fattoci dal nostro Padre Buono sarà stupenda anche in famiglia qui alla Casa della Carità di Tongarivo.

Buon Natale e buon anno a tutti voi! Continuate a pensarci e a pregare per noi, sentiamo veramente la vicinanza di tanti e questo è un regalo bellissimo che ci fate!

Manu, Terri e Toky