Veglia di Pentecoste e mandati missionari

Preceduta dalla Novena, celebrata dal 19 al 26 maggio presso il Santuario di San Geminiano a Cognento e che avrà come filo conduttore  le Beatitudini, sabato 27 Maggio alle ore 21 in Duomo a Modena il vescovo Erio Castellucci presiederà la Veglia diocesana di Pentecoste.

Luca negli Atti degli apostoli , al capitolo 2 racconta che cinquanta giorni dopo la Resurrezione di Gesù, “mentre i discepoli erano riuniti nel compiersi del giorno di Pentecoste” (allora una importante festa ebraica), lo Spirito santo scese sul quel gruppo e li colmò di se stesso, ed essi cominciarono a parlare in lingue diverse così che tutti potevano comprenderli. In questa solennità si ricorda la discesa dello Spirito e quindi l’inizio, in forza di questa persona della Trinità, della testimonianza cristiana dapprima presso Gerusalemme e i territori limitrofi, per poi arrivare in tutti i territori dell’Impero romano, il mondo allora conosciuto.  Proprio per questo motivo qualcuno definisce questo momento il “compleanno della Chiesa” e un importante momento liturgico durante il quale renderemo grazie a Dio per il dono dello Spirito Santo che invocheremo su di noi per essere e sentirci sempre più Chiesa missionaria e in uscita.

Come già lo scorso anno in occasione della Veglia saluteremo, con una speciale benedizione, gli oltre trenta giovani che, dopo un cammino di preparazione, durante l’estate vivranno un esperienza breve in missione (dalle due alle quattro settimane) in Albania, Brasile, Ciad, Filippine, Madagascar, Malawi e Sri Lanka.  Si tratta di viaggi in cui non è importante andare lontano ma andare vicino a uomini e donne di altre culture, altri stili di chiesa e arricchirsi reciprocamente. E’ un po’mettersi in cammino sinodale in un contesto più grande, allargando lo sguardo e lasciando davvero che lo Spirito soffi e ci aiuti a vivere in modo pieno il Vangelo.

Durante la veglia una famiglia riceverà il mandato missionario. Gloria Guerra, Matteo Orlandi e il piccolo Natan andranno per un anno e mezzo in Brasile, nella periferia di Belo Horizonte come missionari fidei donum inviati dalla nostra diocesi in una presenza dei Laici missionari comboniani. Vivranno con una coppia portoghese-brasiliana e faranno servizio nella “Casa Comboniana Justiça e Paz”, uno spazio di incontro, formazione e organizzazione destinata ai residenti della comunità locale, in particolare donne, giovani e adolescenti. Laboratori, gruppi di condivisione, momenti di riflessione e scambio, formazione lavorativa saranno solo alcune delle proposte che potranno attivarsi insieme alla comunità locale.

Opereranno nella parrocchia di São Domingos de Gusmão e si inseriranno gradualmente nella Pastorale penitenziaria, nella Pastorale giovanile e nei gruppi di Fraternità e condivisione.

Come lo scorso anno sarà quindi una famiglia a ricevere il mandato missionario e questo è certamente un segno importante per la nostra chiesa diocesana che continua ad inviare missionari, continua ad aprirsi al mondo. Proprio in vista della Veglia di Pentecoste potremmo dire che questa loro partenza, che coinvolge anche tutta la chiesa diocesana di Modena, sia una risposta alle domande che papa Francesco faceva in occasione della Giornata Missionaria Mondiale del 2020: “La missione è risposta, libera e consapevole, alla chiamata di Dio. Ma questa chiamata possiamo percepirla solo quando viviamo un rapporto personale di amore con Gesù vivo nella sua Chiesa. Chiediamoci: siamo pronti ad accogliere la presenza dello Spirito Santo nella nostra vita, ad ascoltare la chiamata alla missione, sia nella via del matrimonio, sia in quella della verginità consacrata o del sacerdozio ordinato, e comunque nella vita ordinaria di tutti i giorni? Siamo disposti ad essere inviati ovunque per testimoniare la nostra fede in Dio Padre misericordioso, per proclamare il Vangelo della salvezza di Gesù Cristo, per condividere la vita divina dello Spirito Santo edificando la Chiesa?”