Lettera di Debora dal Madagascar

È stata una giornata strana oggi qui ad Ampasimanjeva, ci sono più malati del solito e chi ha più esperienza di me dice che il motivo è perché è iniziata la stagione della raccolta del riso e la gente ha un pò di soldi per pagare le cure.. le persone possono permettersi di curarsi, possono permettersi di non aprire il banco al mercato e andare a raccogliere il riso, possono permettersi di comprare qualcosa in più per la grande festa nazionale del 26 giugno.. perché è iniziata la raccolta del riso! E questa ha la priorità su tutto! Mi sembra che possano permettersi di vivere! Mi provoca questo, io (che il riso non lo mangio neanche perché mi piace poco e le suore fanno da mangiare italiano per farci sentire a casa), sto vivendo con un popolo che mi richiama all’essenziale, perché se l’essenziale non c’è vivere è più difficile!
Allora penso all’essenziale che mi ha accompagnato in questo tempo, alle piccole cose che provano a farmi cambiare lo sguardo:
un bimbo che durante la Messa con tanta pazienza, due dita e un solo filo cerca di cucire il vestito che la sorella più piccola ha indosso perché le si vede tutta schiena e non si può andare a messa così;
I bimbi che si inventano giochi con qualsiasi cosa trovano in giro, facendosi aiutare dalla fantasia e dallo stare insieme per essere felici con poco;
Una mamma che ringrazia perché la figlia malata di tubercolosi sta molto meglio;
Una donna che si fa operare per riaprirsi alla possibilità di avere figli, cioè riaprirsi la vita;
I dialoghi mentre si lavora con i dipendenti qui, conoscersi, prendersi in giro, entrare uno nella vita dell’altro!
Sono stati qui due ginecologi italiani, è stata una bella possibilità perché hanno condiviso tanto della loro esperienza, si sono occupati della formazione, in particolare delle ostetriche e hanno visitato e curato tantissime donne.. la presenza di italiani qui in me fa emergere i diversi modi di pensare, di lavorare, di approcciarsi alla vita e alla morte! È importante per me ripetermi di rimanere in ascolto e di fare piccoli passi insieme, solo così posso sentirmi sorella nonostante le diversità!
Buona estate, qui piano piano sta arrivando il “freddo”.. grazie per essere qui con me!
A presto,
Debbi