Sambatra – lettera di Debora dal Madagascar

Ampasimanjeva, festa di tutti i Santi

“SAMBATRA ny madio fo, fa hahita an’Andriamanitra izy”
“BEATI i puri di cuore, perché vedranno Dio”

SAMBATRA (BEATO) Moghen che ha poco più di due anni, non ha il naso a causa di una malattia, è arrivato qui denutrito e molto debole ma con una forza impressionante si è ripreso ed ha ricominciato a mangiare, camminare, ridere e con facilità a farsi amare; SAMBATRA i suoi fratelli Man, Florisse, Sey e la sua mamma Rary che sono molto poveri, ma pronti a donarsi e ad esserci sempre per il più piccolo;
SAMBATRA chi partecipa alla Messa e rende speciali i giorni di festa trovando forza nella preghiera, nel canto e nell’essere comunità;
SAMBATRA Nirine, che ha dieci anni, ha già perso la mamma ed è arrivata da un villaggio lontano con il papà Rodit, malato di tubercolosi, l’ha assistito finché non è stato meglio e adesso gioca, ride e scherza insieme agli altri figli dei malati di tubercolosi, che creano una famiglia che si sostiene e si aiuta;
SAMBATRA Nicole, Bienvenue e Liahne, che sono nati in questi giorni, insieme alle loro mamme, che nel momento del parto hanno messo da parte le sofferenze e il dolore, per accogliere la meraviglia della vita;
SAMBATRA i 5 medici italiani che in questi giorni stanno lavorando qui, perché si sono messi in ascolto di una realtà molto diversa rispetto a quella in cui vivono e hanno scelto di collaborare, accompagnare, essere accompagnati e hanno visto la bellezza di scherzare, ridere e lavorare insieme al personale malgascio nonostante le diversità di lingua, cultura, formazione; SAMBATRA chi lavora qui in ospedale ogni giorno, che si mette in gioco, ha voglia di crescere ed imparare e in questi giorni ha messo da parte la fatica ringraziando per la possibilità di vedere cose nuove;
SAMBATRA mia mamma e mio fratello Simone, insieme alla mia famiglia e ai miei amici che mi stanno tanto accompagnando, perché si sono lasciati coinvolgere nel progetto di Dio, che in questo anno ci ha portato tutti in Madagascar;
SAMBATRA Lidya che aveva molta paura dei bianchi e adesso mi prende la mano per fare qualche passo insieme;
SAMBATRA Nirina, che è un po’ matta, ma stamattina mi ha accompagnato alla messa dandomi lezioni di teologia e di vita lungo la strada e SAMBATRA Hanta e Obein che fanno parte della nostra famiglia, che con poche parole e gesti strani si avvicinano a noi e ci fanno sorridere;
SAMBATRA chi decide nella propria vita di accogliere il più piccolo e spende tempo ed energie per far si che ogni uomo possa sentirsi a casa;
SAMBATRA chi in ogni parte del mondo è ucciso dalle guerre, dal potere, dalle ingiustizie, ma cerca di attaccarsi alla vita;
SAMBATRA coloro che ci accompagnano dal cielo, che ci chiedono di stare nella gratitudine e nel ricordo, perché ciò che si vive insieme, che sia per solo un momento o per tanti anni non si cancella dalle nostre vite;
SAMBATRA, BEATI, tutti noi, perché siamo amati da un Dio che con la sua fantasia non si stanca di trovare modi di farci sentire fratelli..

GRAZIE a Lui, perché mi ha fatto incontrare queste persone speciali e tante altre che non ho citato ma ho nel cuore..

BUONA FESTA,
Debbi

Nirina