È ormai entrata nella mia quotidianità l’ora dei compiti con Nekena e Julie, che fanno entrambi la terza elementare.. dalle 18 alle 19, prima di andare a cena mi regalo questo tempo con loro, un po’ per sollevare le loro mamme che sono già abbastanza impegnate e stanche, un po’ perchè sono entrati così forte nella mia vita che ho a cuore ogni parte di loro e un po’ perchè è un momento di ricarica per me, occasione per rispolverare qualche parola di francese che ho dimenticato o qualche calcolo matematico e lasciarmi accompagnare dai piccoli, dalla loro energia mescolata alla pigrizia perchè di giocare non si è mai stanchi ma quando viene l’ora di studiare gli sbadigli escono facilmente.
L’altro giorno quando stavamo ripassando una lezione sul corpo umano ho fatto a Nekena questa domanda:
“Perchè abbiamo la pelle?”
Mi aspettavo momenti di silenzio per ricordare quello che avevamo appena letto e poi speravo di ricevere la risposta esatta, tipo: perchè protegge il nostro corpo, i nostri muscoli o perchè possiamo sentire se qualcuno ci tocca..
Invece, senza momenti di silenzio ma con certezza e naturalezza la risposta è stata questa: “PERCHÉ CE L’HA DATA DIO”.. mi sono emozionata e mi sarebbe venuto da dire, “chiudi il quaderno e vai pure a giocare che la vita ti sta già insegnando l’essenziale” ma mi sono limitata ad un sorriso e alla risposta “Si questo è vero, bravo, ma poi a cosa ci serve?”
Però mi sono sentita toccata nel profondo e in questi giorni mi accorgo che quando mi faccio tante domande a cui non riesco a rispondere, torno li e mi dico.. “Prima di tutto fidati che il Signore si fa sentire come una pacca sulla spalla, un abbraccio o una stretta di mano poi puoi pensare a che risposte ti puoi dare!”
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.” (Mt 11,25) Grazie ai piccoli, amici e maestri..
Queste ultime settimane sono state segnate dal pensiero rivolto spesso alle piazze e alle strade in Italia e Madagascar, dove per motivi diversi le persone hanno chiesto giustizia.
Qui in Madagascar le persone, soprattutto giovani, stanche per la mancanza di luce ed acqua e preoccupate per il loro futuro, nella capitale soprattutto ma anche in altre città si sono fatte sentire e hanno chiesto qualche cambiamento.. Questo ha portato disagi e preoccupazioni anche se noi nella isolata Ampasimanjeva li stiamo respirando solo da lontano.. È stato significativo che questi avvenimenti siano successi insieme, mi hanno chiamato a ringraziare per tutte le possibilità e mezzi che ho, che per molte persone non sono scontati..
Nella bellezza di questa quotidianità, quotidianità arricchita anche da festeggiamenti, inizi, scoperte, e dall’arrivo di Alice, con cui posso condividere pensieri, preoccupazioni, preghiera e Vita mi sento amata, grazie alle persone (in Madagascar, in Italia e in altri posti del mondo) che Gesù ha messo al mio fianco!
Buon mese missionario, per le nostre missioni piccole e grandi che siamo chiamati a vivere ogni giorno in ogni parte del mondo!
A presto,
Debbi
- Scoperte di posti nuovi con i giovani che hanno un’esperienza missionaria quest’estate
- Aggiunta di colore nel reparto maternità mettendo in gioco ognuno i propri doni
- Inizio con Alice
- Inizio della classe nona (in Italia è la terza elementare)
- Festeggiamenti per il tempo che sr. Andrea (quasi pronta per partire per l’Italia) ha passato ad Ampasimanjeva
- Festeggiamenti per il diploma di Haja
- Pomeriggio di disegni e sorrisi
- Pomeriggio di disegni e sorrisi
- Pomeriggio di disegni e sorrisi
- sorrisi nel giardino di casa










